Progetto Santuari e Comunità – Restauro

Il bando  “Santuari e Comunità  –  Storie che si incontrano”  istituito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino nella primavera del 2018, con prima scadenza il 15 Ottobre 2018 era destinato esclusivamente a Diocesi e Enti Ecclesiastici titolari di Santuari per la presentazione di progetti in partenariato con organizzazioni no profit del territorio con i seguenti obiettivi:

  • Recupero/restauro dei beni in piena fruizione
  • Attivazione di iniziative sociali
  • Attivazione di iniziative culturali

Era necessario presentare una sola richiesta per singola Diocesi presente in Piemonte e Valle d’Aosta e la domanda doveva soddisfare i tre parametri sopra citati.

La Diocesi di Tortona, considerata la presenza di un forte gruppo di volontariato, ha optato per la Chiesa di S. Maria e S. Siro – Santuario della Madonna della Guardia.

Grazie ad un lungo lavoro di squadra è stato presentato un progetto di restauro e consolidamento della facciata, un programma turistico-culturale imperniato  sulla valorizzazione del Santuario all’interno del territorio e un laboratorio didattico-sociale sull’orto-giardino. Coordinati dalla Diocesi hanno collaborato un gruppo di tecnici per il progetto di consolidamento e restauro, la Coop. Sociale Kepos per l’attività sociale e ovviamente il Comitato Amici di S. Maria e S. Siro.

Ad inizio 2020 la notizia: la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino aveva deliberato il sostegno al progetto della Chiesa! Per il completamento dell’opera  Successivamente sono arrivati i contributi della CEI, della Fondazione Cassa di Risparmio Tortona  e il lascito testamentario della concittadina Elena Briccola che hanno consentito  di avviare il progetto che ha preso il vero avvio in estate con l’avvio delle attività culturali e sociali e a settembre con l’apertura del cantiere.

Avvio del cantiere settembre 2020

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Lavori di consolidamento del paramento murario

1) Scarnitura profonda a preparazione dei giunti per la posa del cavo in acciaio
2) Preparazione degli ancoraggi
3) Preposizionamento del cavo in acciaio

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Restauro Pinnacoli

Si sta provvedendo al consolidamento dei pinnacoli presenti in facciata che presentano qualche problematica maggiore rispetto alle aspettative progettuali. L’intervento previsto e autorizzato dalla Soprintendenza ha reso necessario l’installazione di una nuova parte di ponteggio al fine di circondare la struttura e intervenire  su tutti i lati del pinnacolo. Come si vede dalle foto è previsto il completo smontaggio della sommità del pinnacolo e la sua ricostruzione con i medesimi materiali ma con malte strutturali poste all’interno resistenti all’usura del tempo.

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Il cantiere a Dicembre 2020

Sono trascorsi tre mesi da quando il 17 settembre partiva il cantiere per il restauro conservativo e consolidamento della facciata. Oggi il ponteggio inizia a scendere e iniziamo a rivedere la facciata splendidamente restaurata.

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Alcuni aspetti del cantiere sul retro della facciata

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Con metà dicembre si sono conclusi i lavori di consolidamento e restauro della parete muraria della facciata eseguita dalla ditta Damiani Costruzioni di Villanterio, su progetto dell’Arch. Paola Pleba, con il supporto di altri tecnici , che ha anche curato la direzione lavori. La metodologia utilizzata per il restauro si basa sulla volontà di conservare ogni traccia dei secoli che la chiesa ha vissuto. Il rispetto della storia dialoga con una tecnologia molto avanzata, il progetto di consolidamento curato dall’Ing. Alessandra Tassinario introduce l’uso di un reticolo di cavi d’acciaio inseriti negli interstizi delle fughe dei singoli corsi di mattoni per rafforzare la statica nelle situazioni più critiche. I cavi poi vengono chiusi con malte strutturali a cui vengono sovrapposte malte di finitura ricostruite in base agli esiti derivanti dalle analisi condotte su quelle esistenti. Come spesso succede le sorprese sono parte integrante dei lavori: con l’installazione del ponteggio e la successiva ispezione in quota si è visto che gli elementi in laterizio dei pinnacoli, nella parte sommitale, non erano piu’ coesi. Sono stati prontamente messi in sicurezza e sono state anche bloccate le croci in ferro.
Il risultato del restauro è sicuramente di altissima qualità, e permette di godere della bellezza della facciata e del calore del mattone, parti integranti della nostra cultura padana.
Con l’inizio della primavera partirà la seconda fase del restauro che riguarderà il restauro e la pulitura delle formelle in cotto che contornano i portoni, gli oculi e le bifore. I lavori saranno curati dalla ditta Gabbantichità di Tortona.

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